Il servizio satellitare per le fulminazioni permette di visualizzare nello spazio della cartografia la moviola del fronte perturbato e la sua evoluzione. Questo strumento permette di integrare o addirittura correggere la previsione puntale del bollettino tramite l’osservazione in tempo reale. In base alla direzione e alla velocità di spostamento del fronte temporalesco, quindi, l’utente potrà decidere se modificare o invertire la propria rotta.

Ci avvaliamo dell’utilizzo del Meteosat di Seconda Generazione (MSG) con la composizione RGB (red, green, blue) e canali compresi tra 01-11. Pertanto, il prodotto si articola sulle lunghezze d’onda del visibile (da utilizzare durante il giorno, con elevato dettaglio) e dell’infrarosso (da utilizzare durante le ore notturne). In questo modo è possibile distinguere sistemi convettivi o temporali (colore bianco intenso), nebbie (colore giallo saturo), nubi basse (colore giallo chiaro) e nubi alte (colore bianco con forma sfilacciata).

L'informazione satellitare viene integrata con i dati sulle fulminazioni registrate in tempo reale e nelle ultime ore per conoscere la posizione esatta dei temporali e tracciarne la traiettoria. Un particolare sistema di warning, quindi, sarà in grado di avvisare l’utente nel caso in cui si registrino fulminazioni nel raggio di azione di 20km dal porto impostato come predefinito.

In estate è possibile identificare gli ammassi temporaleschi e capire come si muoveranno nello spazio anche incrociando i dati sulle fulminazioni con la riflettività delle nuvole. Inoltre, ai temporali estivi sono spesso associate le downburst: raffiche di vento inattese, intense (possono superare anche i 50 nodi) e, per questo motivo, molto pericolose. Ma individuando le celle temporalesche con anticipo, Meteomed permette anche di prevenirne gli effetti.

In inverno il servizio è invece molto utile per identificare le nebbie. Utilizzando il canale visibile, trattandosi di nubi basse, esse appariranno di colore giallastro e risulteranno molto compatte, a lenta evoluzione. Le nebbie saranno identificabili anche di notte grazie al canale infrarosso.